PARCO URBANO PIEDICHIUSA
Di Giorgia Castellani | Studio: Tstudio architecture & design | Anno: 2015
L’area del parco Piedichiusa si trova all’interno del centro storico di Lamezia Terme. Misura circa 30.000 mq e assume una forma allungata che segue l’alveo del torrente Caschino. Il primo intervento è stato la ridefinizione dei bordi del nuovo parco urbano, gli obiettivi primari quelli di usare il parco come volano di una riqualificazione urbana e sociale, innescare processi di aggregazione e riappropriazione identitaria per la comunità locale. Le scelte progettuali sposano criteri quali accessibilità fisica e percettiva, recupero del linguaggio del paesaggio agrario, multifunzionalità, recupero delle preesistenze di pregio, messa in sicurezza dell’area, abbattimento o attenuazione degli elementi ad impatto negativo preesistenti, contenimento della vegetazione invasiva esotica con reintroduzione della vegetazione tipica.
Inquadramento territoriale da sud ovest
Inquadramento territoriale da nord
Viste dell’area del mulino a nord e dell’area del ponte a sud
L’area nord si sviluppa intorno al mulino della Piedichiusa. Il recupero funzionale del mulino e degli elementi ad esso connessi avviene innanzitutto con l’eliminazione delle superfetazioni esistenti al fine di liberare la struttura ad archi, un tempo portatrice d’acqua. La valorizzazione passa attraverso la realizzazione di un sistema a gradoni che porta dalla quota della strada superiore alla quota bassa del mulino permettendo una facile accessibilità sia dall’alto che dal basso. In questa struttura si è previsto l’allestimento di un piccolo museo del territorio con particolare attenzione al sistema dei mulini ed al mondo rurale che li ha generati. Terrazzamenti e muretti in pietra rimodellano il suolo. Gli interventi sulla vegetazione sono finalizzati alla valorizzazione di alcuni esemplari arborei di pregio esistenti, al contenimento delle specie arboree ad arbustive esotiche ed al reinserimento dell’elemento siepe. Dal mulino parte un percorso-passerella che corre parallelamente al torrente, facilitando una percezione ravvicinata, ma in sicurezza, dell’alveo del torrente.
Viste dei percorsi nell’area del mulino
L’area sud, adiacente la scuola elementare Circolo “Don Milani”, è di fatto concepita come porta del parco e come polo di attrazione sociale con funzioni didattico-ricreative nonché di presidio dell’intera area. Il riferimento formale dei nuovi interventi è quello al paesaggio rurale: il suolo viene rimodellato attraverso terrazzamenti contenuti da muri rivestiti in pietra tra i quali si sviluppa una rete di percorsi, rampe e scale che dalla quota più alta porta gradatamente alle quote più vicine a quelle dell’alveo. Sui terrazzamenti, in testa ai muri di contenimento, è previsto un vero e proprio sistema di siepi miste e vengono piantati esemplari arborei di specie legate anch’esse al paesaggio agrario: sorbo, carrubo, gelso, olivo. I percorsi, le rampe e le gradonate sono realizzate con traversine ferroviarie di recupero opportunamente trattate e con misto granulare compattato. La scelta dei materiali e delle tecniche è dettata sia dall’esigenza di integrarsi al nuovo contesto che a quella di garantire un alto grado di permeabilità e drenaggio dei suoli, e, non ultimo, una buona resistenza all’uso. In posizione baricentrica rispetto all’area terrazzata una passerella pedonale in acciaio collega le due sponde del torrente.
Viste dei percorsi nell’area del ponte