MOSTRA DI GIUSEPPE DI COSTANZO
Roma | 2019
SUBSTRATUM GALLERIA ha curato l’allestimento della mostra “Segni Minimi” dell’artista Giuseppe di Costanzo, dal 24 ottobre al 22 dicembre 2019. Giuseppe Di Costanzo, 1979, architetto di origini napoletane e formazione presso l’Università Federico II di Napoli, vive e lavora a Roma. Parallelamente all’attività di architetto porta avanti la sua ricerca artistica che si esprime in disegni su carta, collage, schizzi. I suoi segni minimi sono applicati anche su oggetti di design in ceramica e su tavolette di legno. Una sua opera è stata riprodotta su un tappeto di Cc-tapis. Espone e vende le sue opere nel bookshop di Palazzo Grassi, Punta della Dogana a Venezia. La selezione proposta comprende disegni su carta a tecnica mista, con temi diversi ma accomunati dal proporre, sempre in bilico tra astrazione e figurazione, mondi fisici e interiori, relazioni e compenetrazioni di figure geometriche e di figure umane. Le linee descrivono ogni cosa in maniera personale, originale, mai fredda e oggettiva. Diventano così tratti, portatori di emozione e nella loro unicità e riconoscibilità della mano, segni. Indagano la forma e restituiscono lo spazio in maniera delicata, discreta, interrompono il silenzio sì, ma senza fare rumore. Sono “segni minimi”.
“La linea geometrica è un ente invisibile. Essa è la traccia lasciata dal punto in movimento, quindi un suo prodotto. Essa è sorta dal movimento e precisamente attraverso l’annientamento della quiete suprema in sé conchiusa del punto. Qui ha luogo il salto dalla staticità al dinamismo”. Così Vasilij Kandinskij descrive la linea in “Punto, linea, superficie” la sua analisi più matura sulla natura e le proprietà degli elementi fondamentali della forma; la linea come elemento dirompente che supera la staticità del punto e genera movimento, come atto generativo che interrompe il silenzio del punto e diviene parola, frase, racconto.